Riflessioni Grifo: Tutti insieme per un unico obiettivo comune chiamato SALVEZZA
Soprattutto in quest’ultimo periodo, è impossibile non notare un ricorso spasmodico, quasi sadico, nel volersi accanire contro questa società. Non mi permetto di difendere nessuno, in quanto questa società ha dimostrato in passato di saperlo fare da sola in maniera tempestiva e soprattutto perché credo fortemente nel libero pensiero scevro da ogni partigianeria. Chiunque si sente autorizzato a sparare a zero sull’allestimento di questa squadra, minando pertanto la già precaria tranquillità della squadra e insinuando il dubbio su chi credeva invece nelle qualità di questa squadra. Preferisco usare il termine squadra e non rosa in quanto non basta avere interpreti bravi e blasonati per generare una melodia piacevole e di successo, il Benevento ne è un esempio lampante ma non l’unico.
Addirittura,
si contestano le tempistiche sull’apprezzabile iniziativa della società di dimezzare
il prezzo dei biglietti per favorire una presenza più massiccia allo stadio
nelle ultime due gare casalinghe. Sebbene alcune critiche siano condivisibili
da tutti e forse anche dal nostro Presidente stesso, credo sia inopportuno muoverle
ora. Per rimanere in tema di processi tanto amati a molti dei giornalisti
locali, parlerei di eccesso di legittima difesa. Sembra quasi che non si
aspettasse altro per poter attaccare la società, con un accanimento feroce, elencando
anche gli errori del passato. Basta dietrologia! Non è il momento. Ci saranno
tempi e soprattutto modi per analizzare gli errori commessi a prescindere da
come finirà questo campionato. Sicuramente gli errori commessi in questa
deprimente stagione non finiranno nel dimenticatoio anche qualora dovessimo
raggiungere la tanto bramata salvezza. Pertanto, restiamo uniti, accorriamo in
massa allo stadio accogliendo la mano tesa dalla società, stringiamoci attorno
a questi ragazzi e soprattutto evitiamo di fare critiche distruttive. La
partita di Ferrara ci ha dimostrato che abbiamo tutti i mezzi e le forze per
poter raggiungere l’obiettivo. Le semplici e sincere parole pronunciate da Lisi
a Fuori Campo in una sottospecie di arena monotematica (eccezion fatta per gli
apprezzabili due collegamenti da remoto), sono l’ennesima dimostrazione che il
gruppo c’è, è unito, è convinto nei propri mezzi e nei propri innegabili limiti
strutturali (non individuali). Nel problem solving quando c’è un problema e non
si riesce a risolverlo per limiti strutturali legati alla piattaforma, si cerca quello
che gli americani chiamano work-around, ossia un modo per aggirare l’ostacolo.
Il problema non va nascosto ma semplicemente analizzato e mascherato al fine di
non restare prigionieri del medesimo.
Concludo
con una frase della leggenda del basket Michael Jordan, mai come oggi appropriata
in vista di questo finale di campionato e dei prossimi tre incontri con squadre
farcite di top player per la serie b:
"Il talento vince le partite, ma il lavoro di squadra e
l'intelligenza vincono i campionati".
La
vittoria del nostro campionato si chiama SALVEZZA!
AL
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